Scrittori al bando ovvero l’ignoranza al potere

Questo è uno di quei post che vorrei tanto fossero in molti a leggere. Ognuno deve fare la sua parte in casi come questi che secondo me sono di una gravità, direi inaudita, se invece queste cose non puzzassero di già visto e di già “audito”.
Vi riporto la mia personale sintesi-rielaborazione di quanto apparso QUI

L’assessore alla cultura della provincia di Venezia, tale Speranzon (non nuovo a uscite di questo tipo, da tempo in polemica con Massimo Carlotto, uno degli scrittori da me più amati), ha affermato di voler intimare alle biblioteche (e ai bibliotecari) della provincia di:
1. rimuovere dagli scaffali i libri di tutti gli autori che nel 2004 firmarono un appello dove si chiedeva la scarcerazione di Cesare Battisti;
2. rinunciare a organizzare iniziative con tali scrittori (dichiarati “persone sgradite”).

«Scriverò agli assessori alla Cultura dei Comuni del Veneziano perché queste persone siano dichiarate sgradite e chiederò loro […] che le loro opere vengano ritirate dagli scaffali […] Chiederò di non promuovere la presentazione dei libri scritti da questi autori: ogni Comune potrà agire come crede, ma dovrà assumersene le responsabilità

Ora, il fatto stesso che si possa concepire una cosa del genere la dice lunga sul clima da caccia alle streghe che infuria sul nostro paese.

Nella lista di proscrizione ci sono tantissimi scrittori: Valerio Evangelisti, Massimo Carlotto, Tiziano Scarpa, Nanni Balestrini, Daniel Pennac, Giuseppe Genna, Giorgio Agamben, Girolamo De Michele, Vauro, Lello Voce, Pino Cacucci, Christian Raimo, Sandrone Dazieri, Loredana Lipperini, Marco Philopat, Gianfranco Manfredi, Laura Grimaldi, Antonio Moresco, Carla Benedetti, Stefano Tassinari, Pino Cacucci e molti altri che magari si sono firmati a titolo personale e non come scrittori (e che forse per questo non verranno proscritti?).
Praticamente dovrebbero svuotare gli scaffali delle biblioteche
E forse è quello che questa gente sogna: Un mondo senza libri. Un mondo senza cultura. Un mondo senza sogni.

E comunque non sono solo scrittori ad aver firmato quell’appello. Ci sono anche tanti studenti e insegnanti, e poi editori, cuochi, avvocati, ingegneri, agricoltori, impiegati, medici, e tantissimi lettori… Che facciamo proscriviamo tutti? Sono 1500 persone (trovate QUI la lista completa).
Ma mi faccia il piacere! direbbe Totò. Però non è una cosa molto divertente questa.

Ora – a prescindere da come la si pensi sul “caso battisti” (e non chiedetemi come la penso io piuttosto informatevi di quello di cui stiamo parlando QUI) – se accettiamo l’assunto che un’autorità di qualunque tipo possa decidere cosa sia opportuno leggere e cosa no rischiamo grosso. Tutti.

«applicare un filtro morale, selezionando i libri in base ai comportamenti degli autori e alla loro aderenza ideologica e politica al volere delle maggioranze di governo.» è molto pericoloso.

Si legge sul sito di Wu Ming:
A questa schifezza dovremmo reagire tutti, non solo gli scrittori direttamente coinvolti o i bibliotecari direttamente minacciati.
– Dovrebbero farsi sentire i cittadini, i lettori, i frequentatori delle biblioteche.
– Dovrebbero farsi sentire amministratori, forze politiche e associazioni di Venezia e dei comuni circostanti.
– Dovrebbe cercare di scriverne chiunque lavori nell’informazione o abbia un blog et similia;
– Dovrebbe dire qualcosa l’Associazione Italiana Biblioteche.
– Dovrebbero dire qualcosa i sindacati dei dipendenti pubblici.
– Dovrebbero muoversi gli editori, anche legalmente, con querele e cause civili, a fronte di un’azione che procura loro danni materiali e morali.
–  Andrebbero mandate mail di protesta ai giornali (non solo a quelli veneti), andrebbero affissi volantini e lettere aperte alle bacheche di biblioteche e sale di lettura.
– Andrebbero diffusi e linkati post come questo e qualunque altro articolo, testo o video che informi su questo personaggio, sulle sue intenzioni liberticide e su eventuali iniziative dei suoi emuli e sodali.
Ed è quel che sto facendo io, nel mio piccolissimo, REAGISCO, nell’illusione che convincere anche solo una persona in più della gravità della questione sia una piccola conquista.

Alcuni degli scrittori finiti in lista nera (insieme ad altri che non ci sono finiti ma sono solidali) stanno discutendo, si stanno coordinando, stanno valutando quali azioni (anche legali) intraprendere. Ma se si muoveranno solo loro, la censura passerà. La minaccia è rivolta a tutti: a chi scrive, a chi legge, a chi ha a cuore la molteplicità dei punti di vista su qualunque argomento. Se sottovalutiamo l’iniziativa perché è stupida, si crea un precedente. E’ un’iniziativa tanto più pericolosa quanto più è stupida.
Se ne discute con intelligenza  anche QUI

«Così si colpisce la cittadinanza di uno scrittore, che è nella lingua e nelle sue opere.» (Tiziano Scarpa)

2 responses to this post.

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  2. […] by theblackdalia in Dintorni. Lascia un commento La brutta storia di cui ho parlato nel precedente post sta avendo degli sviluppi e questo grazie all’impegno di molti, a tutti quelli che ne hanno […]

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